Sono mesi che siamo bombardati da messaggi mediatici contrastanti sull’IMU 2019, ed è sempre più difficile fare chiarezza e capire esattamente come dobbiamo muoverci.
Con questo mio scritto cercherò di fare un po’ di chiarezza.
Iniziamo subito col “liberare” chi ha solo una prima casa, nonostante si sia vociferato da più fronti il ritorno dell’IMU sulla prima casa, ad oggi non è ancora stata re-introdotta, per cui a giugno chi possiede e risiede nella sua prima casa non deve pagare l’IMU.
Cos’è l’IMU?
IMU è l’acronimo di Imposta Municipale Unica.
Un’imposta sugli immobili introdotta nel 2011con decreto Salva Italia dal governo Monti ed è andata a sostituire la vecchia ICI.
L’IMU si paga su tutti gli immobili siano essi ad uso abitativo, che commerciali, produttivi e terreni.
Immobili esclusi
Sono esclusi dal pagamento dell’Imu:
- la prima casa e sue pertinenze ad eccezione degli immobili abitativi di tipo signorile (cat. A/1) abitazioni in ville o castelli ( cat. A/8) ed infine palazzi di pregio artistico o storico ( cat. A/9)
- le abitazioni principali cioè quelle abitazioni che pur non essendo state acquistate con i benefici fiscali legati alla prima casa, vengono adibite a residenza, ed abitate in maniera continuativa dal proprietario o dalla sua famiglia.
Per tutti gli altri immobili, l’IMU va pagata indipendentemente dalla sua categoria e dal fatto che sia sfitto o affittato.
Cosa cambia rispetto gli anni scorsi?
Al momento nulla, o quasi.
C’è un emendamento presentato dalla Lega per unificare le imposte sulla casa IMU e TASI, in una “nuova IMU” ad aliquota unica all’11,6 per mille che non è ancora stata votata in parlamento.
Per cui ad oggi valgono ancora le regole dello scorso anno che trovate in questo mio precedente articolo IMU 2018.
L’unica cosa, non di poco conto, è che può cambiare l’aliquota applicata dai Comuni in quanto con la legge di bilancio possono deliberare aumenti in merito.
Quando si paga?
Come ben sapete l’IMU si paga in due rate:
- l’acconto che va pagato entro il 16 giugno ( quest’anno il 17 in quanto il 16 è domenica)
- il saldo va pagato entro il 16 dicembre.
La prima rata si paga in base alle aliquote del 2018 mentre il saldo da pagare a dicembre viene ricalcolato sulle nuove aliquote applicate dai Comuni.
NB per poter applicare gli aumenti i Comuni devono aver deliberato gli aumenti entro il 28 febbraio scorso e questi devono essere pubblicate entro il 28 ottobre prossimo sul sito finanze.it
TASI
Stesso discorso vale per la TASI, nel caso i comuni abbiano deliberato degli aumenti devono seguire la procedura appena enunciata per l’IMU perché questi vengano applicati.
Conclusioni
Eccoci qua… anche per oggi è tutto, spero che l’argomento sia stato di vostro interesse.
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