Anche se si decide di acquistare un’immobile nuovo e rifinito, esiste un intervento con cui prima o poi quasi tutti devono affrontare: la ristrutturazione.
Ebbene si, passati 30 anni dalla costruzione di una casa, e a volte anche prima, arriva il momento di rifare i bagni, cambiare gli infissi, revisionare l’impianto elettrico, e perché no anche di suddividere meglio gli spazi o fare un ampliameto se se ne hanno le possibilità.
Per la facciata e gli interventi esterni, i tempi sono nettamente più brevi, circa 10 anni o giù di lì.
Per affrontare questi lavori, prevedibili, ma che richiedono un internvento economico spesso consistente, si può richiedere un mutuo ristrutturazione ad un istituto di credito.
Mutuo ristrutturazione: di cosa si tratta
Il mutuo ristrutturazione è il finanziamento diretto a sostenere gli interventi di riqualificazione e ristrutturazione edilizia dell’abitazione principale.
Le risorse vengono erogate da un istituto di credito, attraverso un apposito contratto e prevedono di coprire un valore non superiore all’80% del valore stimato dell’immobile al termine dei lavori di ristrutturazione.
Il mutuo per la ristrutturazione è molto simile, per fasi e documenti, al mutuo d’acquisto della casa( inserire link), anche se differisce per le caratteristiche legate alla sua finalità.
Spesso è ritenuto più conveniente ristrutturare che cambiare casa, vediamo in seguito perché.
Come ottenere il mutuo per la ristrutturazione
Una volta che avrete individuato l’istituto di credito presso cui richiedere il finanziamento, si potrà avviare l’iter per la concessione del mutuo.
Ogni banca – in effetti – applica tassi e condizioni differenti, ma la fase di istruttoria è sostanzialmente uguale per tutti gli istituti.
Come per qualsiasi altro tipo di mutuo, la prima indagine che la banca fà è la ricerca per vedere se siete “solvibili”, ovvero se riuscite a pagare il mutuo. A tal fine, come abbiamo visto in questo precedente articolo guida sintetica sui mutui casa, la Banca vi richiede ogni documento utile per stabilire la vostra capacità reddituale oltre a eventuali garanzie, anche reali.
Superato questo primo step, la banca procede con l’indagine relativa ai lavori da eseguire sull’immobile.
Sia che l’oggetto dei lavori sia la prima o la seconda casa, sarà necessario distinguere tra:
- manutenzione ordinaria
- manutenzione straordinaria
- grandi opere
Nel primo caso basta presentare un preventivo dettagliato (domputo metrico) dei lavori da eseguire; nel secondo è necessaria la pratica edilizia completa di progetto, oltre al computo metrico dei lavori da eseguire. Per le grandi opere, la banca richiede il permesso per costruire rilasciato dal Comune competente.
Come funziona il mutuo ristrutturazione
Le risorse finanziate sulla base del contratto di mutuo dovranno essere restituite nell’arco di un periodo di tempo medio-lungo, che va dai 5 ai 30 anni. L’effettiva erogazione potrà avvenire in un’unica soluzione, tipicamente per gli interventi meno impegnativi, oppure a stato di avanzamento lavori (in più trance in base al proseguo dei lavori) per le grandi opere o le ristrutturazioni straordinarie.
I tempi entro i quali devono essere terminati i lavori di ristrutturazione, possono variare da banca a banca ma, in genere, non dovrebbero superare i 18 mesi.
Perché è conveniente ristrutturare casa
A volte la ristrutturazione dell’immobile non è posticipabile, per motivi legati alla sua vetustà.
Altre volte, la ristrutturazione non è sinonimo di ripristino ma di migliorie apportate all’abitabilità della casa e alla fruizione degli spazi, aggiungendo accessori moderni e impianti all’avanguardia che faranno lievitare il suo valore. Non bisogna dimenticare che la ristrutturazione è incentivata da specifiche misure economiche che consentono un notevole risparmio fiscale. Infatti, per coloro che decidono di ristrutturare casa oppure di installare impianti a risparmio energetico, il Governo riconosce veri e propri “bonus”.
Oltre alle detrazioni fiscali del 36% e del 50% che arrivano al 65% se gli interventi sono diretti al risparmio energetico ed all’efficienza energetica, chi ristruttura casa può beneficiare di ulteriori benefici fiscali
il bonus mobili, riservato a coloro che ristrutturano casa e che potranno beneficiare di una detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di elettrodomestici di classe A+ o A, (rientrano nel bonus anche i condizionatorio le zanzariere)
Sono, inoltre, previste ulteriori detrazioni da un minimo del 50% ad un massimo dell’70%, per coloro che adottano misure antisismiche negli immobili siti in aree a rischio.
Oltre a tutto ciò si aggiunge l’iva agevolata al 10%, destinata ai lavori di ristrutturazione.
Conclusioni
Eccoci qua… anche per oggi è tutto, spero che l’argomento sia stato di vostro interesse.
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