La scelta mirata della pavimentazione è essenziale per definire al meglio lo stile della casa, a prescindere dall’ambiente. Negli ultimi anni, è aumentata tantissimo la scelta di materiali e soluzioni tecniche.
Tra le principali, è possibile citare EPSC pavimenti qualità superiore. Il materiale in questione, il cui nome è l’acronimo per Engineered Stone PVC Composite. Quali sono le sue caratteristiche?
Il materiale composito in questione è formato da due strati in PVC, ossia i cosiddetti strati in vinile superiore e inferiore. Grazie ad essi, è possibile garantire a chi fruisce dei vari ambienti della casa il massimo del comfort. Degno di nota a tal proposito è anche l’ottimo livello di isolamento acustico.
Contraddistinto pure dalla presenza di un pannello in SPC e di un materassino fonoassorbente – i suoi vantaggi verranno approfonditi meglio nelle prossime righe – questo pavimento viene spesso chiamato in causa paragonandolo al parquet.
Quando scegliere uno e quando, invece, è meglio scegliere l’altro? Scopriamo assieme, nelle prossime righe dell’articolo, la risposta a questa domanda.
Atmosfera all’insegna del calore
L’atmosfera all’insegna del calore è un obiettivo che molti perseguono nel momento in cui arredano gli interni della propria casa. Entrambe le tipologie di pavimentazione si prestano bene allo scopo.
Non bisogna preoccuparsi al pensiero del fatto che l’ESPC, dal momento che mima l’effetto del legno naturale, sia una soluzione fredda e anonima. L’eccellenza tecnica di questo materiale, infatti, permette di apprezzare rese estetiche eccellenti.
Equilibrio fra estetica e prezzo
Nel momento in cui, comprensibilmente, si cerca di massimizzare l’equilibrio fra estetica e prezzo, la soluzione migliore è, secondo molti punti di vista, il pavimento in ESPC.
In questo caso, si possono trovare delle alternative anche a poco più di 20 euro al metro quadro.
Con il parquet, invece, difficilmente si scende sotto i 50.
Con i pavimenti in ESPC, è possibile avere, fin da subito, le idee chiare in merito al prezzo che si andrà ad affrontare. Non si ha, infatti, a che fare con l’ampia gamma di alternative per quanto riguarda le essenze lignee che, invece, caratterizza il parquet.
Posa rapida
Grazie al sopra menzionato materassino fonoassorbente, il pavimento in ESPC può essere posato ricorrendo alla tecnica flottante, che garantisce il massimo della rapidità e, di riflesso, anche un eccellente risparmio.
Con il parquet, non è sempre possibile ricorrere alla posa flottante. Esistono diversi casi in cui, infatti, questa soluzione è controindicata. Tra questi rientrano, per esempio, le evenienze in cui è necessario ridurre il rumore al calpestio, decisamente superiore rispetto a quello che si apprezza con il parquet posato in maniera tradizionale.
Nessun rischio di deformazione
Quando si sceglie un pavimento per i propri ambienti domestici, si desidera, comprensibilmente, una soluzione che non sia esposta a un forte rischio di deformazione.
Con il parquet, nonostante l’oggettivo pregio estetico della pavimentazione, il rischio è dietro l’angolo.
Ecco perché le gambe delle sedie devono essere dotati di feltrini ed è bene fare molta attenzione nel momento in cui si cammina con i tacchi.
Diverso, invece, è il caso dei pavimenti in ESPC.
Rapidità nella pulizia
Oggi come oggi, quando si allestisce casa è essenziale arredarla tenendo conto di un’esigenza su tutte: la rapidità nelle pulizie.
Mentre, quando si ha a che fare con il parquet, è necessario chiamare in causa diverse tipologie di prodotti, specifici per la suddetta tipologia di pavimentazione, la situazione del pavimento in ESPC è differente.
Per pulire questa tipologia di rivestimento per pavimento, è sufficiente ricorrere ad acqua e detergente neutro.
Concludiamo rammentando il fatto che l’ESPC è resistente all’acqua – il parquet, in molti casi, si gonfia – e che può essere posato anche in ambienti che, come i seminterrati ristrutturati, sono noti per l’alto livello di umidità.