Prosegue in nostro viaggio virtuale alla scoperta dei vari tipi di abitazioni che caratterizzano le varie zone d’italia.
La puglia è ancora protagonista, il mese scorso abbiamo visto i famosi trulli della Val d’Itria oggi invece scopriremo insieme le masserie. Tutti quando sentono parlare di masserie pensano alla puglia dove sono più diffuse, ma devo dire che questo tipo di abitazione era, ed è ancora, presente in molte zone del centro sud, basso Lazio, Campania, sud della Calabria, Sicilia e Sardegna
Cosa sono le masserie?
Le masserie sono il simbolo della civiltà contadina che ha modellato i nostri paesaggi grazie al connubio fra uomo e natura.
È un insieme di edifici rurali (l’abitazione del proprietario, gli alloggi dei contadini, le stalle e cortili) e latifondo coltivabile, veri e propri agglomerati sociali delle campagne.
Storia
Le prime masserie risalgono al VI secolo DC quando i Borboni espropriarono i feudi agli ecclesiastici e li affidarono ai “massari”. Queste masserie erano per lo più protette da mura di cinta e torrette di guardia. Nel XIII – XIV secolo si ebbe un grande sviluppo di questi grandi aggregati rurali perché in quel periodo la Spagna aveva la necessità di procurarsi cereali ed i Borboni per sopperire a questo problema elargirono grossi fondi ai nobili del regno delle due Sicilie per iniziare a coltivare terreni fino a quel momento incolti. Divennero veri e propri nuclei produttivi
Come accadde per i trulli queste zone rurali furono poi abbandonate e iniziarono a cadere in rovina. Solo negli anni 90 venne capita l’importanza storico-culturale delle masserie ed iniziò un loro recupero. Oggi molte delle masserie restaurate sono adibite ad agriturismi e strutture ricettive.
Come sono costruite
Diciamo che vi erano due tipi di masserie, quelle “da campo” adibite alla produzione agricola di olio, mandorle, vino e frutta ecc e quelle “di pecore” adibite ad allevamento
Indipendentemente dal loro utilizzo la costruzione delle masserie seguiva schemi abbastanza rigidi, in tutte le masserie erano presenti:
- Mura di cinta
- Alloggi della servitù e dei contadini
- Alloggi padronali e dei massari
- Cappella collegata direttamente agli alloggi padronali
- Frantoio
Gli alloggi della servitù e dei contadini, gli spazi di lavoro, le stalle, le cucine ed il frantoio erano strutture tutte disposte al piano terra. Avevano pareti rustiche (non intonacate) e i soffitti a volta a botte o a crociera.
La dimora padronale, era una struttura indipendente, gli alloggi erano situati al primo piano ed erano completamente intonacati ed erano dotati di verande e balconate. Questa struttura dominava l’intera proprietà.
L’abitazione del massaro ( una persona con particolari competenze agricole e fiduciario del proprietario) era solitamente nella torre, ma in alcuni casi era un’abitazione piccola e modesta composta da camera e cucina.
Le masserie erano recintate da un alto muro fortificato con un’ ampia corte centrale su cui si affacciavano vari edifici, residenziali, stalle e locali di lavoro.
Gli edifici avevano poche aperture sull’esterno ed il portone d’ingresso era sbarrato da un grande e grosso portone che consentiva l’accesso anche ai carri ed alle carrozze.
Il forno, il frantoio e le cisterne per la raccolta delle acque permettevano l’indipendenza di queste masserie dai paesi e villaggi limitrofi.
Molte masserie avevano anche una piccola chiesa.
Le stalle erano dei grandi locali attrezzati con mangiatoie e pagliere.
“La merce” erano locali adibiti alla lavorazione dei prodotti caseari
Il forno era uno dei locali più importanti di tutta la masseria nel quale settimanalmente veniva cotto.
In base alla produzione le masserie erano dotate di Palmento per la pigiatura dell’uva e del trappeto per la mollitura delle olive.
Storytelling
Durante le ferie in puglia ho visitato due antiche masserie, entrambe adibite alla produzione di vino e olio biologico.
Antica Masseria Cuturi
La Masseria Cuturi ( che vedete nella foto in alto) si trova nel Comune di Manduria e sorse nel 1881 con la famiglia Schiavoni Tafuri.
Si estende per 270 ettari, parte dei quali sono coperti dal “Bosco Li Cuturi” piantato da Federico II di Svevia nel 1100.
Fanno parte della proprietà anche la zona archeologica” Messapica” ed il “Monte dei Diavoli” un piccolo promontorio che sovrasta la proprietà.
Davanti alla splendida masseria si estende una conca d’oro di 100 ettari conosciuta come la culla del Primitivo di Manduria.
L’azienda è totalmente a gestione biologica, oltre ai vigneti sono presenti anche olivi secolari.
Noi abbiamo acquistato il “Primitivo di Manduria Doc”, il “Negroamaro” ed un vino “Rosato del Salento”.
Masseria Ceci
L’altra masseria vista invece si trova ad Andria, ai piedi di Caste del Monte ed è di proprietà della famiglia Ceci da ben otto generazioni.
Prima di essere acquistata dalla famiglia Ceci era di proprietà degli Agostiniani.
Nell’ottocento la struttura fu rimaneggiata e modificata che gli ha reso una sua identità caratteristica.
La Tenuta si trova in una zona pre-collinare a 20 km dal mare ed ai piedi di Castel del Monte.
Otto generazioni di agricoltori segnano la storia di quest’azienda agricola; prima allevatori poi, a partire dai primi del 900, l’azienda viene convertita e vengono piantati olivi da olio e viti da vino.
Oggi gli antichi insegnamenti si fondono con le tecnologie moderne.
Giancarlo Ceci, laureato in agraria a Bologna nel 1988 ha trasformato la sua azienda “Agrinatura” in un’ azienda biologica e biodinamica, e pone grande attenzione al controllo di tutta la filiera produttiva.
L’azienda “Arginatura” oggi produce vino, olio ed ortaggi biologici.
Noi abbiamo acquistato dell’ottimo “Bombino Nero”,del “Nero di Troia”, del “Castel del Monte rosso” ed il “Moscato di Trani” oltre all’olio extravergine di oliva e un pesto rosso di pomodorini buono sulla pasta ma spalmato sul pane ravviva l’animo.
Questi ed altri prodotti potete acquistarli on-line a questo link .
Conclusioni
Eccoci qua… anche per oggi è tutto, spero vi siate fatti, insieme a me, un bel viaggio fra le masserie pugliesi.
Rimango a vostra disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti, potete contattarmi qui oppure lasciare un messaggio nel box qui sotto. Inoltre se avete degli argomenti che vi piacerebbe che io trattassi nei miei articoli potete segnalarmeli e sarà mia cura svilupparli nel più breve tempo possibile.
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7 Comments
Flabulous Way
(3 Dicembre 2018 - 13:45)Le masserie devono essere un sogno, soprattutto quelle pugliesi, purtroppo non ne ho mai visitato una.
Anni fai andai in una baronia in Sicily, che per molti versi ha molti punti in comune con le masserie pugliesi…me ne innamorai!
ELENA MARASCHIN
(3 Dicembre 2018 - 21:08)Pensa che l’anno scorso per chi aveva meno di 35 anni, poteva ottenere attraverso un bando una masseria per ristrutturarla e gestirla. Deve essere qualcosa di meraviglioso!!!
anna di
(4 Dicembre 2018 - 8:02)Ma che belle le Masserie e grazie per tutte queste informazioni, non conoscevo le diverse sfaccettature di questi posti. Che dire, il mio sogno è andare in una masseria in puglia, di quelle con la mega piscina, con poca gente, dove fare le colazioni che durano fino a pranzo e rimanere lli per una settimana di pace!
Evelina
(4 Dicembre 2018 - 10:57)E’ interessante scoprire e riflettere su come oggi sono state utilizzate le antiche Masserie. Guardare i contensti anche attraverso i cenni storici, arricchisce il nostro sapere.
Deborah Lumachi
(4 Dicembre 2018 - 14:23)Molto interessante come iniziativa, mi hai fatto venire voglia di comprarne una e di restaurarla.
Nicoletta
(4 Dicembre 2018 - 15:46)Ma sai che bello avere una masseria? Io lo sfrutterei per farci un b&b o sorta di fattoria didattica!
Nicoletta
silvia terracciano
(5 Dicembre 2018 - 17:18)Io trovo le Masserie cariche di fascino per la loro storia, ritengo che dovrebbero essere conservate con la stessa cura con cui venivano utilizzate dai tempi delle nostre nonne e dovrebbe essere ridata loro l’importanza che meritano