SI! Dopo aver registrato il contratto di locazione, il proprietario deve comunicare all’amministratore i dati del nuovo inquilino, consegnandogli la documentazione necessaria, per permettergli di aggiornare il registro di anagrafe condominiale.
Questo spesso non avviene, ma è importante farlo e in questo articolo vi spiego il perché.
Vediamo insieme:
- cos’è il registro anagrafe condominiale?
- cosa dice la legge?
- tempi e forma
- dati necessari
- se non provvede il proprietario?
Cos’è il registro dell’anagrafe condominiale?
Il registro dell’anagrafe condominiale è un registro, introdotto nel 2013 con la riforma del condominio, nel quale devono essere inseriti tutti i dati relativi ai condomini ed agli appartamenti presenti nel condominio.
Cosa dice la legge?
La legge di stabilità del 2016 negli articoli che disciplinano le locazioni abitative prevede:
“è fatto carico al locatore di provvedere alla registrazione nel termine perentorio di trenta giorni, dandone documentata comunicazione, nei successivi sessanta giorni, al conduttore ed all’amministratore del condominio, anche ai fini dell’ottemperanza agli obblighi di tenuta dell’anagrafe condominiale di cui all’articolo 1130, numero 6), del codice civile”.
legge stabilità 2016
Ebbene si, la legge sulla locazione dispone termini ben precisi (60 giorni) per ottemperare a quanto previsto dalla legge sul condominio.
Tempi e forma
- Tempi: Come appena visto, la legge di stabilità 2016, cita espressamente entro 60 giorni.
- Forma: non vi è una norma che stabilisce la forma più adatta, si può inviare un fax o una mail con i dati anagrafici, o recandosi presso lo studio dell’amministratore.
Dati necessari
I dati da comunicare all’amministratore sono:
- dati anagrafici dell’inquilino
- dati relativi alla registrazione del contratto (numero e data)
Se volete semplificare la cosa potete inviare all’amministratore la prima pagina del contratto di locazione, che contiene dati anagrafici e durata del contratto, oscurando, se presente, la parte economica. Quest’ultima è un dato “privato” che non interessa all’amministratore.
Se non provvede il proprietario?
L’amministratore, appena viene a conoscenza che nell’immobile abita un nuovo inquilino, deve inviare al proprietario una raccomandata dove gli intima di fornirgli i dati richiesti.
Trascorsi 30 giorni dal ricevimento, se tali dati non sono stati forniti, l’amministratore provvederà alla ricerca di quanto necessario addebitando le spese al proprietario dell’immobile.
Questo lo stabilisce il codice civile che all’art.1130 che al punto 6 enuncia:
[…]Ogni variazione dei dati deve essere comunicata all’amministratore in forma scritta entro sessanta giorni.
L’amministratore, in caso di inerzia, mancanza o incompletezza delle comunicazioni, richiede con lettera raccomandata le informazioni necessarie alla tenuta del registro di anagrafe.
Decorsi trenta giorni, in caso di omessa o incompleta risposta, l’amministratore acquisisce le informazioni necessarie, addebitandone il costo ai responsabili.
Conclusioni
Eccoci qua… Come vedete i dati dei nuovi inquilini vanno comunicati all’amministratore, oltre alla riforma del condominio del 2012, anche la legge di stabilità 2016 e lo stesso codice civile lo prevedono.
Se non vengono trasmessi l’amministratore può addebitare ai proprietari le spese sostenute per le sue ricerche.
Anche per oggi è tutto, spero che l’argomento sia stato di vostro interesse.
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