Nei tanti anni di professione mi sono resa conto che molte persone confondono l’assegno circolare da quello bancario. Non avevo più pensato a questo malinteso, fino all’altro giorno quando parlando con una persona ha confuso i due tipi di assegno, per cui ho pensato di scriverne un articolo.
Ed eccomi qua, vediamo insieme
- Cos’è l’assegno?
- Storia dell’assegno
- Assegno bancario
- Assegno circolare
Cos’è l’assegno?
L’assegno è un titolo di credito emesso da un soggetto detto traente, il quale ordina alla banca di pagare la somma indicata nel titoli stesso ad un soggetto portatore che ne richiede il pagamento.
Storia dell’assegno
Pare che le prime forme di assegno, in Italia, venivano chiamati polizze ed erano mandati di pagamento a favore del beneficiario. È stata ritrovata una polizza pisana risalente al 1374.
Inizialmente era una forma di pagamento a girata ( nel senso che non girava denaro contante ma avveniva una sorta di giroconto da un deposito bancario ad un altro) utilizzata solo dai grandi mercanti dell’epoca. Successivamente si diffusero anche fra gli ecclesiastici e piccoli commercianti ed artigiani.
La prima legge italiana sulla regolamentazione degli assegni risale al 1933 che, col decreto regio n 1736 fu recepita la convenzione internazionale di Ginevra del 1931 in materia di assegni.
Assegno bancario
L’assegno bancario è una forma di pagamento molto diffusa sostituisce l’uso di denaro contante. Con l’assegno, chi lo emette ordina alla sua banca di pagare la somma in esso specificata alla persona che glielo presenta “Salvo buon fine” ovvero solo se nel conto corrente di chi ha emesso l’assegno ci sono i soldi.
Nell’assegno bancario intervengono tre soggetti:
- il traente: colui che emette l’assegno
- il beneficiario: colui che lo riscuote
- il trattario: la banca di chi lo emette
Chi può emettere un assegno bancario
L’assegno bancario può essere emesso da chiunque sia titolare di conto corrente bancario ed in possesso di un blocchetto degli assegno
Non trasferibile.
Dal 25 giugno del 2008 tutti gli assegni emessi devono riportare la dicitura “NON TRASFERIBILE” ovvero non è più possibile passare l’assegno da un beneficiario all’altro.
Come si compila un assegno
L’assegno è composto da due parti, una funge da promemoria e rimane attaccata al blocchetto ed una parte più grande che compilata si stacca e costituisce il titolo pagamento.
Le parti da compilare sono:
- luogo e data dove va inserita la data di emissione ed il comune dove avviene l’emissione
- importo in cifre ed in lettere
- nome del beneficiario
- firma di chi emette l’assegno.
Assegno circolare
È un titolo di credito emesso direttamente dalla banca su richiesta di un correntista ed intestato ad un beneficiario per una determinata cifra. Questo tipo di assegno costituisce una garanzia totale per il beneficiario in quanto la banca lo emette solo se la somma emessa è “coperta” ovvero se nel conto corrente ci sono i soldi per pagare quella somma.
La somma può essere incassata o direttamente presso la banca che ha emesso l’assegno oppure versato in conto corrente del beneficiario.
L’assegno circolare è sempre non trasferibile
Differenza sostanziale
La differenza più importante sta nel fatto che l’assegno circolare essendo emesso dalla banca viene rilasciato solo se c’è la disponibilità di denaro nel conto corrente, mentre con quello bancario può essere emesso a “vuoto” cioè senza fondi per la riscossione.
È per questo motivo che quando si vende un immobile il notaio chiede sempre l’emissione di assegni circolari.
Conclusione
Eccoci qua… anche per oggi è tutto, spero che l’argomento sia stato di vostro interesse.
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