Negli ultimi decenni è aumentata la percentuale di appartamenti affittati a studenti universitari. Gli atenei si sono diramati aprendo succursali nelle province più piccole, il numero di corsi è aumentato, così come il numero di ragazzi che decidono di frequentare un corso di laurea fuori regione. Questo ha portato da un lato ad eliminare quasi totalmente il fenomeno di pendolarismo per motivi di studio, dall’altro ha portato sempre più studenti a prendere in affitto un appartamento, spesso condiviso con altri ragazzi.
È proprio su questa nuova tendenza che sempre più proprietari valutano la possibilità di affittare il loro immobile agli studenti. Prossimamente vi darò alcuni consigli su come rendere appetibile il vostro appartamento, ma oggi affrontiamo l’argomento dal punto di vista contrattuale.
- Contratto d’affitto per studenti, cos’è?
- Quali elementi indispensabili deve contenere?
- Che durata può avere?
- Come viene determinato il canone?
Contratto d’affitto per studenti, cos’è?
È un contratto di locazione che tiene conto delle esigenze abitative di studenti universitari fuori sede. Necessita di forma scritta e deve essere registrato entro 30 giorni dalla sua sottoscrizione secondo le procedure qui riportate come si registra un contratto.
Rientra nei contratti concordati transitori regolati dalla legge 431/98 ed alle disposizione del decreto ministeriale del 30 dicembre 2002, per cui sia la stesura del contratto sia il conteggio del canone deve rientrare in quanto stabilito nell’accordo territoriale, e deve esserci specificata l’esigenza dello studente fuori sede.
E’ vietata la sublocazione. La legge prevede per il proprietario due scelte; la prima di fare un unico contratto di locazione per l’intero immobile, intestandolo a più conduttori; oppure di fare diversi contratti sullo stesso immobile affittando ad ogni conduttore una porzione diversa.
Il contratto di locazione per studenti universitari può essere applicato a tutti gli immobili ad uso abitativo purché ubicati in un Comune di sede Universitaria o in un Comune ad esso limitrofe.
Quali elementi indispensabili deve contenere?
Oltre ai soliti elementi, generalità delle parti, descrizione dell’immobile, importo del canone e modalità di pagamento, durata della locazione, dichiarazione sull’APE, il contratto deve contenere la clausola relativa alle esigenze dello studente.
Dovrà indicare espressamente che è uno studente fuori sede ed è iscritto ad un corso di laurea ( specificare la facoltà) presso l’università (indicare il nome) con sede nel Comune di (indicare il Nome).
Ovviamente è elemento imprescindibile che la sede universitaria sia nello stesso comune dell’immobile o in uno dei comuni confinanti e che lo studente abbia residenza in altro Comune
Che durata può avere?
La durata di questo contratto è legata alla durata del percorso di studi del ragazzo, per cui ha un tempo determinato più o meno lungo. La legge prevede per questi contratti una durata che va dai 6 ai 36 mesi. Alla prima scadenza, se non viene data disdetta da parte dello studente, il contratto si rinnova automaticamente per un periodo di eguale durata.
Sia il rinnovo che il recesso può essere parziale, cioè richiesto solo da uno o più studenti firmatari del contratto, non c’è obbligo di recesso di tutti i ragazzi.
Qualora uno studente voglia lasciare l’immobile prima della scadenza del contratto può inviare raccomandata di discetta al proprietario almeno tre mesi prima. In questo caso, la sua quota di affitto, se non specificato diversamente nel contratto, ricade sui coinquilini che devono provvedere al pagamento del canone intero.
Come viene determinato il canone?
Come anzidetto il contratto di locazione per studenti rientra nei contratti concordati transitori regolati dalla legge 431/98 ed alle disposizione del decreto ministeriale del 30 dicembre 2002.
Seppur il canone può essere liberamente stabilito dalle parti, l’importo pattuito non può essere superiore a quanto previsto dagli accordi territoriali sottoscritti dal Comune con le associazioni di categoria.
Le spese condominiali a carico degli studenti conduttori sono determinate in base all’allegato G decreto ministeriale del 30 dicembre 2002.
Regime fiscale
Anche per questo tipo di contratto è prevista la possibilità da parte del locatore di poter aderire all’opzione per la tassazione separata dei redditi provenienti da locazioni, meglio conosciuta come cedolare secca, per la quale è prevista una tassazione fissa del 10% sul canone percepito.
Se il locatore decide di optare per il regime cedolare secca anche la registrazione del contratto di affitto sarà a titolo gratuito.
Per i genitori dei ragazzi studenti fuori sede è prevista una detrazione del 19% degli importi pagati in locazione.
I miei consigli per ora si fermano qui. Se volete condividere con noi la vostra esperienza in merito, oppure se avete dubbi in merito o richieste specifiche potete contattarmi qui oppure lasciare un messaggio qui sotto. Inoltre potete condividere con noi una vostra esperienza in merito