Un autentico gioiello dove Paolina Bonaparte passò 100 giorni di prigionia. Una Villa conosciuta come “Villa Paolina”, anche se il nome per esteso è “Villa Baldini di Compignano”. Si affaccia sulla Versilia e sul Lago di Massaciuccoli, a 250 metri sul livello del mare, nel comune di Massarosa, in provincia di Lucca. Dal giardino la visuale è unica: si vede tutta la costa che da Livorno va fino al golfo di La Spezia. Ci si arriva da una strada tra boschi di lecci e castagni, dove regna una pace infinita.
(Testo e foto a cura di Cinzia Donati che ringrazio per la collaborazione)
La storia
Fu costruita tra la fine del Cinquecento e i primi del Seicento, probabilmente da Stefano Nieri, per la famiglia lucchese dei Trenta.
Nel XVIII secolo passò per discendenza ai Mansi, a cui si devono notevoli miglioramenti all’intera tenuta che si estende su 170 ettari.
La bellezza della Villa stregò Elisa Baciocchi Bonaparte, tanto che il 16 ottobre 1812 la acquistò dall’allora proprietario, Raffaello Mansi.
Fu così che la Contessa di Compignano, appunto Elisa, ospitò Paolina Bonaparte, sorella di Napoleone, dal 3 marzo al 5 giugno 1815.
Furono i famosi “100 giorni di prigionia”, ma sicuramente non di sofferenza, grazie ai quali Compignano entrò nella storia per le indimenticabili vicende della decisamente eclettica Paolina.
Il soggiorno di Paolina Bonaparte rappresenta un simbolo indelebile per la Villa di Compignano: le dolci notti di Paolina, il discreto passeggiare di dame e cavalieri, i convegni segreti, hanno saputo spezzare, con eleganza, il corso lento della storia.
La villa oggi
Villa Paolina di Compignano è l’unica villa storica lucchese con vista mare.
Le sale interne sono sapientemente restaurate e il parco annesso è un gioiello che ha il suo culmine nel giardino all’italiana a sbalzo sulla vallata.
La Villa, oggi, con il suo corpo allungato, le lisce cornici di pietra delle finestre e il portale bugnato, è di grande semplicità ed eleganza.
L’ampia terrazzatura conduce con due rampe doppie di scale al bellissimo giardino all’italiana, poggiante sul ripiano terrazzato più basso con una pergola in cotto, coperta da uno stupendo glicine.
L’eclettica Paolina
La vita di Paolina cambia a inizio marzo 1815.
Napoleone è scappato dall’Elba, Paolina viene imprigionata dalle propaggini italiche della Santa Alleanza.
L’Imperatore finirà i suoi giorni di gloria a Waterloo.
Paolina viene portata a Compignano, dove resterà 100 giorni, fino al 5 giugno.
Qui saprà godere di tutto: dalla vista sul mare alla compagnia del personale.
Paolina tornerà in Versilia qualche anno dopo: nel 1821, invaghita del musicista Giovanni Pacini, compositore ufficiale alla corte dei Borbone a Lucca, e si farà costruire una villa a Viareggio, dove resterà solo poche settimane, facendo la spola con Bagni di Lucca per curarsi con le acque termali.
Paolina, con i suoi abiti stile Impero, ma soprattutto ritratta nuda dal Canova, seppe rappresentare un’epoca di profondi cambiamenti.
Mentre lei si faceva costruire la Villa, a Viareggio apriva il Dori, uno dei primi stabilimenti balneari d’Italia.
Dove si trova Villa Paolina
In Toscana, in provincia di Lucca, a Compignano di Massarosa, via di Compignano n. 1447