Il Palazzo Reale di Caserta è uno degli edifici più ampi e maestosi d’Italia, fatto costruire da Carlo di Borbone che, in competizione coi i reali di Francia e Spagna, fece realizzare dall’architetto Vanvitelli un mix tra la Reggia di Versailles e Palazzo Escorial di Madrid. La Reggia è il simbolo dell’impero Borbonico, e manifesta tutta la magnificenza e potenza che rappresentava all’epoca
Questo palazzo, di sicuro il più bello d’Italia è stato dichiarato patrimonio dell’UNESCO nel 1997.
Origini della Reggia
Carlo di Borbone, re di Napoli, aveva l’ambizione che Napoli divenisse una città importante al pari delle capitali europee, pertanto fece costruire un Palazzo Reale in grado di rivaleggiare con le altre dimore reali, in particolare con Reggia di Versailles.
Fra tutte le terre di sua appartenenza scelse Caserta perché Carlo di Borbone era affascinato dalla bellezza del suo territorio
Dapprima interpellò l’architetto Salvi, il quale rifiutò l’incarico per motivi di salute poi, Carlo di Borbone, contattò Luigi Vanvitelli, noto architetto che Stava lavorando a dei restauri per lo stato Pontificio. Luigi Vanvitelli poté accettare l’incarico grazie ad una dispensa avuto dal Papa per lasciare i suoi incarichi in Vaticano.
Carlo di Borbone commissionò al Vanvitelli la realizzazione del palazzo e del Parco e la riqualificazione dell’intera area circostante.
I lavori ebbero inizio nel 1752 e terminarono (in esterni) nel 1774. Per terminare la realizzazione delle decorazioni e degli affreschi occorse quasi un secolo. I lavori terminarono definitivamente nel 1845.
Il palazzo reale
La Reggia di Caserta presenta una pianta rettangolare di 247 metri di fronte per 184 di profondità e 36 metri di altezza. Suddivise su cinque piani conta al suo interno 1200 stanze con 1790 finestre e ben 34 scale di collegamento.
La facciata in laterizio e travertino di San Iorio presenta numerose decorazioni in marmo di Carrara.
Il palazzo reale fonde insieme elementi barocchi, neo rinascimentali ed illuministici creando un opera unica.
Al suo interno si trovano quattro cortili separati da un enorme atrio a tre navate.
Da un imponente scalone ricco di statue alcune provenienti da Ercolano e Pompei, si giunge ad un vestibolo a pianta ottagonale sulla quale affaccia la cappella Palatina e da cui si accede ai quattro appartamenti:
- appartamenti reali, sono un continuo susseguirsi di saloni; salone degli alabardieri, salone delle guardie, salone di Alessandro il Grande e via discorrendo. Saloni pieni di stucchi, statue, dipinti, arredi, suppellettili e libri risalenti al tardo settecento inizio ottocento;
- appartamento nuovo, dove si trovano la sala di Marte, la sala di Astrea e la sala del Trono;
- appartamento del Re, con la sala del consiglio e le stanze da letto di Francesco II e Gioacchino Murat;
- appartamento vecchio, qui si trovano le quattro stanze delle stagioni e le stanze del Re e della Regina, la biblioteca, la sale dei presepi e la pinacoteca.
Il parco
Forse la parte più attraente della Reggia.
Lasciandosi il palazzo alle spalle ci si trova davanti ad una immensa lingua di verde e acqua, una serie di fontane e cascate.
Tre chilometri di prati e fontane. Centoventi ettari di siepi, aiuole, giardini e boschi attraversate da viali e stradelli.
Percorrendo il viale centrale del parco si incontra dapprima la Fontana Margherita e il ponte Ercole sul quale troneggiano dieci statue in marmo di Carrara che rappresentano Apollo e nove muse.
La cascata dei Delfini con la pescheria superiore lunga ben 475 metri, la fontana di Eolo dove si trovano le statue dei venti.
poi si incontra la Fontana di Cecere e quella di Venere e Adone
per finire con la Grande cascata di Diana.
A destra della casata di Diana si accede al giardino inglese dovo si trovano piante rare, ruscelli, laghetti e dove ha fiorito la prima Camelia d’Europa.
Chi lavorò alla sua realizzazione della Reggia?
Come abbiamo visto per terminare la costruzione della reggia ci vollero circa 20 anni e quasi un secolo per terminarla in tutta la sua maestosità.
Il palazzo reale di Caserta costò ai Borboni, oltre sei milioni di ducati, una cifra impressionante per l’epoca.
Il progetto fu affidato a Luigi vanvitelli, a cui dopo la morte, successe il Figlio Carlo, i quali furono affiancati da Francesco Collecini per la realizzazione delle opere idrauliche, Pietro Solari e Paolo Persico contribuirono alla realizzazione delle sculture. A Marcel Biancour venne affidata la realizzazione del parco italiano mentre e John Andrew Graefer la realizzazione del giardino inglese. Inoltre fu necessario il lavoro di diverse migliaia di operai.
Curiosità
Carlo di Borbone
“Resti il palazzo la soglia e la stirpe dei Borboni finché questa pietra non voli in cielo per sua volontà”
Carlo di Borbone fece incidere questa frase sulla prima pietra posata per costruire questa maestosa Reggia.
Ma come tutti sapete, solo un secolo dopo il palazzo reale simbolo della grandezza Borbonica, con l’unificazione d’Italia, passò ai Savoia.
Fu proprio nell’appartamento reale, sulla massiccia scrivania barocca appartenuta a Carlo di Borbone, che Giuseppe Garibaldi il 20 settembre 1860, firmò la lettera con la quale consegnò ai Savoia il palazzo Reale.