Il momento in cui si sceglie un amministratore di condominio ricopre un’importanza essenziale e strategica per la vita futura nel contesto domestico e della collettività di insieme. Sarà infatti questa figura a occuparsi in toto della gestione relativamente a ciò che riguarda i beni comuni e l’attuazione delle delibere dell’assemblea di condominio, ma non solo.
Amministrare un palazzo all’interno del quale si trovano e vivono più nuclei familiari, con esigenze e peculiarità diverse, non è affatto semplice specie quando si abita in una grande città. Per esempio, nella scelta di un amministratore di condominio a Roma non si dovranno dimenticare le molte regole ferree da rispettare sia per fare lavori che ristrutturazioni e interventi sulla parte esterna del palazzo.
Il rapporto di fiducia che si viene a instaurare tra l’amministratore di condominio e i condomini è un perno essenziale, che si pone a garanzia del quieto vivere nel contesto comune. Non sempre però è possibile fare affidamento su questo aspetto, per cui diventa importante capire quando l’amministratore di condominio non stia avendo un comportamento corretto e limpido.
E’ possibile seguire alcuni semplici consigli, per far sì che il condominio venga a conoscenza di tutti i movimenti di denaro che sono stati portati a termine da parte dell’amministratore e valutare la sua condotta.
L’assemblea, la lettura del bilancio condominiale e le irregolarità
La prima cosa da fare per restare sempre aggiornati su preventivi, iniziative varie e spese o azioni intraprese è prendere parte alle riunioni di condominio. Al centro del dibattito finisce anche la manutenzione dello stabile, per cui – se non si può essere fisicamente presenti – è bene informarsi sui relativi sviluppi con il delegato.
Altro elemento da valutare per comprendere come l’amministratore sta portando avanti i suoi compiti è farsi dare copia del bilancio condominiale annuale, che dovrà riportare nel dettaglio le entrate provenienti dai condomini servite a coprire i vari costi (straordinari e ordinari) ma non solo. A ciascuna voce di lavori corrisponde un importo: controllate tutto.
Una grave irregolarità alla quale l’amministratore può esporsi (e che potrebbe costargli la revoca dell’incarico) è la mancata convocazione dell’assemblea per l’approvazione del rendiconto annuale. Questo, assieme al riparto delle quote, viene approvato dall’assemblea ed è efficace nei confronti di tutti (anche se assenti o in disaccordo). Ad ogni modo, i condomini devono essere messi in condizione di verificare la regolarità del rendiconto e della gestione patrimoniale.
Altrettanto grave è la confusione tra il patrimonio dell’amministratore – somme che vengono versate sul suo conto personale dai condomini – e quello del condominio: deve infatti essere sempre aperto ed esistente un conto corrente ad hoc.
Si è poi in presenza di una grave irregolarità anche nel caso in cui non venga data esecuzione a una delibera emersa dall’assemblea dei condomini.
Se l’amministratore commette gravi irregolarità fiscali o si disinteressa della riscossione delle quote dei condomini morosi, la serenità della vita in comune può essere messa in seria difficoltà e anche in questo caso l’amministratore si espone alla revoca dell’incarico.