Ultimamente si è sentito spesso parlare di APE, attestato di prestazione energetica o certificazione energetica, in particolar modo per poter usufruire del bonus 110% messo in campo dal governo per rilanciare un settore trainante della nostra economia come quello dell’edilizia.
Oggi vediamo insieme cos’è l’APE, che dati contiene, quando va richiesto, a cosa serve e chi lo rilascia.
Cos’è l’attestato di prestazione energetica?
L’APE è un documento che attesta i consumi energetici di un immobile, nel quale vengono indicati possibili interventi da fare sull’immobile per migliore la sua prestazione energetica, ovvero per consumare meno risorse quali energia elettrica e gas.
Con la certificazione energetica viene assegnata una classe energetica all’immobile valutato.
La classe viene indicata da una scala alfabetica che va da A4 a G, dove A4 è la classe energetica migliore, ovvero quella a minor consumo di energia e la G quella peggiore.
L’attestato viene redatto da un tecnico specializzato sulla base di linee guida nazionali ed ha validità di 10 anni.
Quali dati contiene l’APE?
Col DM 26 giugno 2015 il governo ha voluto unificare a tutto il territorio nazionale, il metodo di compilazione della certificazione energetica, ha dato linee metodologiche comuni, ha uniformato il tipo di modello da utilizzare ed ha indicato i dati che la certificazione energetica deve contenere.
Fino a quel momento ogni regione seguiva linee guide e modello di certificazione proprie.
Dando linee guida comuni, il governo ha voluto per dar modo ai cittadini di confrontare il consumo energetico, di edifici diversi posti in regioni diverse, con estrema semplicità.
I dati che deve contenere l’attestato di prestazione energetica, in base al suddetto decreto sono:
- prestazione energetica globale;
- classe energetica;
- qualità energetica del fabbricato;
- requisiti minimi di efficienza previsti dalla legge;
- emissioni:
- quantità di energia consumata in un anno;
- proposte di interventi atti a migliorare la prestazione energetica dell’immobile;
- dati dell’immobile;
- dati del tecnico che l’ha eseguita;
- data di scadenza.
Per effettuare una corretta valutazione della classe energetica il tecnico deve valutare le caratteristiche dell’immobile, la sua geometria, il tipo di muratura utilizzata, se coibentata da cappotto esterno o interno, e del tetto, gli infissi, la caldaia, il climatizzatore ed eventuali pannelli di produzione di acqua calda o fotovoltaici o altre fonti rinnovabili.
Quando va richiesto e a cosa serve?
L’APE è richiesto nel caso di:
- compravendita di immobile: dal 2009 è richiesto sia al momento della stipula dell’atto di vendita che al momento in cui un’agenzia immobiliare pubblicizza l’immobile da vendere;
- contratti di locazione: dal 2010 in ogni contratto di locazione deve essere indicata la classe energetica ed il consumo annuo;
- per beneficiare delle detrazioni fiscali previste dall’eco-bonus;
- accedere agli incentivi statali per impianti fotovoltaici;
- per usufruire del bonus 110%.
La mancata presentazione della certificazione energetica è sanzionabile con un’ammenda che va da tremila a diciottomila euro per edifici di nuova costruzione o ristrutturazioni ove vengo richiesti incentivi da parte dello stato o in caso di vendita di un immobile senza presentare al notaio la certificazione. Ammenda da 300 a 1800 euro per i proprietari che affittano un immobile sprovvisto di certificazione e da 500 a 3000 euro in caso l’agente immobiliare o il proprietario pubblichi un annuncio di vendita o locazione di un immobile senza riportare la classe energetica
Non è obbligatoria per immobili di culto, fabbricati agricoli, artigianali e industriali sprovvisti di riscaldamento, garage e cantine, ruderi o fabbricati sprovvisti di abitabilità o agibilità.
Chi rilascia la certificazione energetica?
L’APE viene prodotto da un “certificatore accreditato“, un tecnico qualificato iscritto all’albo dei certificatori energetici regionale.
Il tecnico dopo un attento sopralluogo dell’immobile ed aver effettuato tutti i calcoli richiesti dalla procedura, assegna una classe energetica all’immobile, compila l’attestato, lo sottoscrive, lo invia alla regione di appartenenza ed infine lo rilascia al richiedente.
Il certificatore che rilascia un APE che non rispetta le linee guida stabilite e punito con una sanzione amministrativa da 700 a 4200 euro
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