Ormai è una costante del sistema finanziario nazionale, non esiste finanziaria senza che venga stravolto qualcosa, quest’anno è toccata all’IMU. Con la legge di bilancio il Governo ha deciso di accorpare IMU e TASI in un unica imposta detta Nuova IMU.
In questa breve guida parliamo di nuova IMU, quando e come si paga, come si calcola e le novità di questa nuova IMU 2020.
Nuova IMU 2020
Dal 1 gennaio 2020 la TARI (tassa sui rifiuti) è stata scorporata dall’imposta unica comunale mentre IMU e TASI sono state unite in una nuova imposta che prende il nome di Nuova IMU.
Di fatto la nuova IMU non ha subito molte modifiche sul piano tecnico, mantiene infatti tutte le esenzioni precedenti, ovvero sono esclusi dal pagamento della nuova Imu:
- la prima casa e sue pertinenze ad eccezione degli immobili abitativi di tipo signorile (cat. A/1) abitazioni in ville o castelli ( cat. A/8) ed infine palazzi di pregio artistico o storico ( cat. A/9)
- le abitazioni principali cioè quelle abitazioni che pur non essendo state acquistate con i benefici fiscali legati alla prima casa, vengono adibite a residenza, ed abitate in maniera continuativa dal proprietario o dalla sua famiglia.
Per tutti gli altri immobili, anche ad uso diverso da quello abitativo, va pagata indipendentemente dalla sua categoria e dal fatto che sia sfitto o affittato.
La nuova IMU, come la precedente, va pagata da:
- tutti i proprietari in base alla loro quota di proprietà;
- dai possessori di un diritto reale sull’immobile (usufrutto, uso, abitazione, eccetera);
- i locatori in locazione finanziaria ovvero titolari di un leasing immobiliare;
Vorrei segnalarvi un caso particolare nel quale anche se il proprietario non abita l’immobile non deve pagare questa imposta. In caso di separazione o divorzio dei coniugi se la casa, dietro provvedimento giudiziale, viene assegnata al coniuge affidatario dei figli. Il coniuge non assegnatario non deve pagare la nuova IMU.
La nuova IMU si continua a pagare in base alla quota di proprietà ed in base ai mesi di possesso.
Quando e come si paga
La nuova IMU si paga in due rate con scadenza 16 giugno e 16 dicembre, può’ essere pagata tramite bollettino postale, con piattaforma PagoPA o con modello F24
Questo Modello F24 è diverso dall’F24 Elide utilizzato per l’imposta di registro nelle locazioni.
Per la nuova IMU va utilizzato questo modello scaricabile direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Il codice tributo da utilizzare per gli immobili abitativi e loro pertinenze è il 3912.
Vi ricordo che ogni tipo di immobile ha un suo codice tributo, io, chi mi segue lo sa, tratto solo immobili abitativi e le mie informazioni riguardano solo questo tipo di immobile.
Come si calcola?
Premetto che non sono un commercialista, per cui ve ne parlo in modo generale, per maggiori informazioni in merito dovrete rivolgervi a persone di vostra fiducia competenti nel settore.
Per il calcolo della nuova IMU va in primo luogo individuata la base imponibile. Per far ciò dovete prendere il valore della rendita catastale dell’immobile che trovate nella visura catastale, quell’importo va rivalutato del 5%. Il valore, così ottenuto, va moltiplicato per il coefficiente assegnato agli immobili ad uso abitativo che è 160.
Su questo valore si applicano le aliquote scelte dai vari Comuni.
Novità IMU 2020
Diciamo che la novità più importante introdotta dalla finanziaria 2020 è la possibilità di ravvedimento operoso anche per i tributi locali per cui anche alla Nuova IMU.
Il ravvedimento operoso è uno strumento che il fisco mette a disposizione dei cittadini che pagano una tassa o un’imposta in ritardo. Questo strumento permette di regolarizzare il pagamento tardivo con una sanzione agevolata. Il ravvedimento operoso si utilizza anche nei casi il pagamento sia stato solo parziale. Esempio dovevate pagare 500€ di tasse, nel conto corrente ne avevate solo 450 perché non vi era stato ancora accreditato lo stipendio, la tassa viene pagata solo parzialmente. sulla differenza non pagata potete esercitare il ravvedimento operoso.
La finanziaria ha riconfermato le aliquote dello scorso anno, ovvero dall’8,8 al 10,6 per mille, con la possibilità, per i comuni che hanno i bilanci in rosso, aumentarla fino all’11,4 per mille, mentre i Comuni più virtuosi con i bilanci in attivo possono decidere di ridurla fino ad azzerarla.
Infine il termine ultimo per la presentazione della dichiarazione IMU torna al 30 giugno.