Anche se spesso viene confusa con la surroga, la rinegoziazione del mutuo è una procedura differente che permette di modificare le condizioni del contratto con l’istituto di credito che lo ha erogato.
Oggi vediamo insieme :
- Perché provvedere alla rinegoziazione del mutuo
- Quali condizioni possono essere modificate
- Che cosa bisogna fare per rinegoziare un mutuo
- Che cosa succede quando il mutuo viene rinegoziato
- Rinegoziazione o surroga: quale conviene?
Perché provvedere alla rinegoziazione del mutuo
Il motivo per cui si rende necessaria la rinegoziazione del mutuo è rappresentato dal desiderio di evitare oneri finanziari troppo alti e quindi impossibili da sostenere.
Le banche consentono di rinegoziare il mutuo perché anche a loro conviene che i clienti siano in grado di rimborsarne le rate.
Le condizioni vengono modificate perché il contraente ha esigenze economiche diverse rispetto al momento della sua apertura.
Ciò vuol dire che un mutuo non può essere rinegoziato nel caso in cui l’assetto finanziario del debitore sia sempre lo stesso.
Quali condizioni possono essere modificate
Sono diversi gli aspetti su cui si può intervenire, e che quindi possono essere modificati, nel momento in cui si rinegozia un mutuo:
- tipo di contratto: si può decidere di passare da un mutuo a tasso variabile a uno a tasso fisso (o viceversa, ovviamente).
- durata del contratto: può accadere che si decida di passare da un mutuo di 20 anni a uno di 30 anni, così da diluire l’esborso economico e da avere a che fare con rate più leggere.
- modificare spread e tasso di interesse: Lo spread è legato alla banca, in quanto si tratta di un extra che viene aggiunto per un margine di guadagno supplementare. il tasso di interesse, invece, è legato al mercato (es. Euribor, l’indice al quale si fa riferimento nel caso dei mutui a tasso variabile).
Che cosa bisogna fare per rinegoziare un mutuo
vediamo ora qual è la procedura che dovete seguire nel caso abbiate intenzione di provvedere alla rinegoziazione di un mutuo.
Il primo passo che dovete compiere consiste nello spedire una raccomandata con ricevuta di ritorno al vostro istituto di credito, nella quale dovete specificate le condizioni che vorreste cambiare.
Se la banca le accetta il contratto viene rinegoziato.
E’ più probabile che la banca vi contatti per ridiscutere le condizioni che avete proposto al fine di trovare un accordo comune.
Ovviamente l’istituto di credito non è obbligato a fornire il proprio consenso alla rinegoziazione: in caso di rifiuto il contratto resta com’era.
Va detto che la rinegoziazione non comporta alcun costo per chi la richiede, il che significa che non è consentito l’addebito di ulteriori spese notarili.
Che cosa succede quando il mutuo viene rinegoziato
In seguito alla rinegoziazione di un mutuo non si perde nessuno dei benefici che il contratto precedente garantiva.
In particolare, le garanzie prodotte col primo contratto sono valide anche per quello successivo, e se l’accordo originario prevedeva delle agevolazioni fiscali (esempio legate alla prima casa) esse vengono mantenute.
Non possono essere addebitate tasse né richieste spese addizionali, così come non è consentita alcuna commissione bancaria.
Rinegoziazione o surroga: quale conviene?
Nella rinegoziazione la banca prevede un tasso scontato, ma questo non vuol dire che esso corrisponda al tasso di mercato migliore.
Con la surroga la nuova banca vi offre le migliori condizioni contrattuali presenti sul mercato nel momento in cui la richiedete.
In altri termini, con la rinegoziazione la banca fa uno sconto, ma forse con una surroga il cliente potrebbe trovare una proposta ancora più conveniente.
C’è da dire però che, dal momento che la rinegoziazione può essere ottenuta solo se le condizioni economiche del contraente sono peggiorate rispetto al momento in cui fu erogato il mutuo, e che molto probabilmente le rate non sono state pagate con regolarità, non è detto che il nuovo istituto di credito consenta la surroga.
Conclusioni
Eccoci qua… anche per oggi è tutto, spero che l’argomento sia stato di vostro interesse.
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