A una settimana di distanza dall’articolo sul bonus ristrutturazione, sono qui a darvi gli ultimi aggiornamenti, freschi freschi, sui lavori edili o per meglio dire sull’edilizia libera. Infatti a partire dal 22 aprile scorso, per molti lavori di piccola manutenzione non sarà più necessario presentare comunicazione ai comuni.
Con decreto ministeriale del 2 marzo scorso, il governo, in nome della semplificazione amministrativa (lasciatemelo dire, era ora, tutta questa burocrazia ci sta paralizzando), ha elencato nel “Glossario dell’edilizia” tutta una serie di interventi di manutenzione che non sarà più necessario ricorrere alla burocrazia.
Stop alla burocrazia su tutto il territorio nazionale; basta con carte e marche da bollo sia per lavori di manutenzione interni all’immobile che esterni.
Cosa prevede il decreto 2 marzo 2018
Con questo decreto il governo a voluto fare chiarezza, e oserei dire anche un po’ d’ordine, sulle tante leggi comunali presenti sul territorio e renderle uniformi. Nel sito del ministero infatti si legge:
“Si è messo ordine, così, nelle molteplici interpretazioni sul suolo italiano della legge esistente che autorizza diversi lavori ad essere realizzati senza permessi, sempre nel rispetto delle leggi in materia.”
Per far questo ha stilato un “Glossario”, un elenco sommario dove riporta ben 58 lavori , suddivisi per 12 categorie che si possono eseguire in edilizia libera, ovvero per le quali non sarà più necessario rivolgersi a tecnici profesionisti con un maggior riaparmio sia la punto di vista economico che di tempo.
Che lavori rientrano nel decreto
Fra i tanti lavori di manutenzioni ordinarie , da eseguire all’interno dell’immobile, per le quali non sarà più necessario dare comunicazione troviamo :
- riparazione o rifacimento di intonaci,
- pavimentazioni,
- sostituzioni di infissi,
- istallazione di inferiate,
- manutenzione degli impianti,
- rifacimento di bagni e sostituzione dei sanitari
Fra i lavori esterni che non necessitano più di comunucazione troviamo l’installazione di :
- barbeque,
- fontane,
- panchine,
- gazebo,
- piccoli ripostigli per attrezzi,
- stalli per biciclette,
- panchine
- giochi per bambini
N.B. purché tutto questo non serva per attività a scopo di lucro per le quali la burocrazia rimane , per il momento, invariata.
Barriere architettoniche
Con questo decreto il governo a agevolato anche i lavori di eliminazione della barriere architettoniche, i quali, se non vanno ad incidere sulla struttura, potranno essere fatti liberamente.
Limitazioni
Tutto questo deve essere fatto nel rispetto delle norme relative all’antisismica, alla sicurezza, antincendio, igienico-sanitario, efficienza energetica, tutela del rischio idrogeologico, tutela dei beni culturali e paesaggistici.
Questo glossario non è applicabile per i lavori edili di manutenzione da farsi su immobili vincolati, per immobili posti nei centri storici e nei parchi. Nello stesso modo questo decreto non va ad intaccare quanto previsto dalle norme per la sicurezza e la messa a norma degli impianti.
Il ministro Madia, nel sito del ministero ha tenuto a precisare che questo glossario è da ritenersi solo un primo passa e che
“Il completamento del glossario unico, in relazione alle opere edilizie realizzabili mediante Cila, Scia, permesso di costruire e Scia in alternativa al permesso di costruire, è demandato a successivi decreti da adottare con le stesse modalità.”
Conclusioni
Spero che questo articolo vi sia utile, mi sono limitata ad elencare solo alcuni dei tanti lavori previsti dal decreto, l’elenco completo lo trovate qui l’ elenco lavori liberi.
Anche per oggi è tutto, rimango a vostra disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti, potete contattarmi qui oppure lasciare un messaggio nel box qui sotto.
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